Lo sloveno si impone nella corsa in montagna che ha visto al via 700 atleti
TRIESTE. Quattro volte Mitja Kosovelj. Il trentadueenne sloveno di Nova Gorica, per il quarto anno consecutivo, si impone al Kokos Trail, competizione di corsa in montagna organizzata dall’Evinrude e dedicata alla memoria di Virgilio Zecchini.
Un poker, il suo, che ha aperto la strada agli atleti sloveni, capaci di conquistare l’intero podio maschile della 15 chilometri e i due terzi di quello femminile, grazie anche alla vittoria della ventottenne Jana Bratina. In 700 si sono presentati alla partenza di Basovizza, per onorare la prova di società del Trofeo Provincia di Trieste, la seconda tappa del Fvg Trail Running Tour e la prima prova del Trofeo 3 Trail. La Bora, insieme ai vincitori, è stata la protagonista lungo gli 8 e i 15 chilometri del tracciato disegnato da Stefano Bevilacqua.
Un percorso che rispetto all’anno scorso è stato modificato in alcuni passaggi e che ha “regalato” agli atleti presenti 730 metri di dislivello contro i 500 metri dell’edizione 2015, consentendo alla gara di fregiarsi del titolo di “extreme”. Il “re” Kosovelj ha dettato legge fin dalla partenza di Basovizza. Il solo Riccardo Sterni (Trieste Atletica/Nanto Cleantech) ha provato a impensierirlo, rimanendo sulla sua scia fino alla prima vera salita che porta al monte Cocusso. Da lì in poi Kosovelj ha inserito le ridotte e si è involato in solitaria fino al traguardo posto all’interno del campo Zarja, oltrepassato dopo 1h05’05” di fatiche, dimostrando che non si diventa per due volte campione del mondo di corsa in montagna per caso. Alle sue spalle si è accesa la bagarre per il secondo posto. Gasper Bregar ha sbagliato strada, scivolando indietro in classifica e lasciando campo aperto ai suoi immediati inseguitori. Su tutti l’ha spuntata Marko Tratnik, secondo in 1h06’31”, davanti a Simon Alic (1h09’19”) e a Michael Galassi (Polisportiva Timaucleulis), quarto in 1h09’43”. Il primo triestino a giungere all’arrivo è stato Sterni (1h11’11”), non apparso al meglio della condizione. Un errore di percorso ha rischiato di compromettere anche la prova di Jana Bratina, che ha messo sulle gambe 1,5 chilometri di strada in più del dovuto. La forte atleta slovena è riuscita a chiudere al primo posto, in 1h26’52”, lasciandosi alle spalle la connazionale Petra Tratnik (1h27′), la friulana Lara Sartor (Atletica Buja/1h31’10”), la slovena Mihaela Tusar (1h35’01”) e la carnica dell’Aldo Moro Cristiana Follador (1h35’01”). Il trail ridotto di 8 chilometri, invece, è stato dominato in campo maschile dal ventunenne Corrado Rovis (Trieste Atletica/Nanto Cleantech), primo in 40’20” davanti a Giovanni Carlesso (Jalmicco Corse/40’43”) e a Riccardo Remualdo (PoolSport/41’36”). La monfalconese Silvia Moras (Corro ergo sum runners), fra le donne, ha chiuso al primo posto in 51’05”, superando il duo della Trieste Atletica composto da Ivana Stefani (55’36”) e Stefania Zampieri (55’36”). Particolarmente soddisfatto è apparso il presidente dell’Evinrude Graziano Ferlora: «Abbiamo fatto segnare il record di presenze – le sue parole – , richiamando a Trieste un centinaio di atleti sloveni e quasi duecento corridori dal Friuli, Carnia in testa».
Luca Saviano
_il Piccolo_
foto Stefano Bevilacqua
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